Uomo e donna: uniti nel pensiero di Dio
Mettendo a confronto i testi dei singoli evangelisti, evidenzia la presenza, le azioni delle figure femminili e il loro significato all’interno dei racconti.
«All’azione maschile si affianca un contrappunto femminile, una testimonianza profetica originale e
fondamentale, in particolare le donne, […], appaiono particolarmente portate a cogliere in anticipo il dispiegarsi della salvezza, ad accoglierla, meditarla e custodirla in profondità e di farsene annunciatrici privilegiate fino a permettere uno sviluppo più ampio, a spingere oltre gli orizzonti della missione.
[..] L’attività dell’uomo esige un contrappunto femminile, la presenza delle donne favorisce l’apertura universalistica, sia
nei momenti fondanti, originari, decisionali, in cui si tratta di accogliere tutta la forza propulsiva dello Spirito, sia in quelli del suo avvio concreto in cui occorre superare le pesantezze di schematismi consolidati e le ostilità connesse.
Nel Vangelo come negli Atti degli apostoli le donne si presentano non solo come il luogo dell’accoglienza e dell’ospitalità ma come luogo della libertà e dell’universalismo, capaci cioè di rigenerare, di ridonare quello slancio che spinge agli spazi universali e quindi di far progredire la via della salvezza. Tale dinamica si è compiuta di fatto, quindi si compie e può compiersi, solo in una piena sinergia di maschile e femminile».
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