Errori dell'Inquidizione - Cammimo per incontrare Dio

I Cercatori di Dio
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Domanda del 23-8-2019
La ricontatto nuovamente, per confrontarmi con lei, sugli sbagli del Tribunale dell’Inquisizione! Intanto, seguivo un programma televisivo l’altro ieri: “Rai-Storia”, dove uno storico (non ricordo però, il nome), diceva una cosa importante: che bisogna fare una distinzione, tra Tribunale dell’Inquisizione e Tribunale Vescovile; il primo si occupava di giudicare se, nei predicatori, ci fossero errori-dottrinali; l’altro invece, aveva il compito di giudicare il comportamento dei fedeli: se commettevano o meno, gravi peccati. Fatta questa premessa importante, andando sullo specifico, penso, che, il Tribunale dell’Inquisizione, abbia commesso dei grossi errori, mandando “Al rogo!”, molte persone, che avevano commesso degli sbagli nella dottrina cristiana e che non obbedivano alla Chiesa! Pensiamo ad esempio, ai Valdesi, o ai Catari. È vero, i loro insegnamenti erano diversi da quelli della Chiesa Cattolica, ma erano anche dei cristiani, onesti e coerenti, perché cercavano veramente di vivere il Vangelo, vivendo distaccati dai beni terreni e facendo opere di solidarietà. Uccidere persone innocenti, mi sembra davvero un grave crimine! E poi, nostro Signore dice di annunciare il Vangelo e non di imporlo! Se una persona non vuole crederci, è liberissima di farlo e la Chiesa ha il dovere di rispettarlo! Inoltre, sempre il Figlio di Dio, dice anche che bisogna correggere le persone che sbagliano: non di ucciderle! Quindi, la Chiesa, quando incontrava persone, che erravano nella dottrina, aveva il compito di correggerle e di ricondurle sulla “Retta Via”, non di certo, mandarle al rogo! Desidero però, anche conoscere la sua opinione a riguardo.
La ringrazio: per la sua infinita pazienza e disponibilità!
Lettera firmata
Carissimo, gli argomenti che sollevi sono diversi, e richiederebbero una risposta ben più puntuale e definita, cecherò di essere all’altezza.
 
Il tribunale dell’Inquisizione è stato costituito per evitare gli abusi che, a quel tempo, nascevano per i più svariati motivi, non da ultimi per interessi politici o personali. Quindi, occorre togliere quel connotato negativo che il termine (infelice) inquisizione possiede (che per motivi ideologici gli è stato attribuito), ma restare al vero significato.
 
Il termine viene dal latino inquīro che significa: ricercare, investigare, indagare, cercare di sapere, di conoscere o di scoprire; nel diritto significa anche: fare delle indagini su.
 
L’autorità ecclesiastica ha voluto questi tribunali per evitare ingiustizie e soprusi, se alcuni abusi sono avvenuti (cosa possibile) sono stati veramente pochissimi, infinitamente meno di quelli che ci sarebbero stati, se questi tribunali non fossero stati eretti.
 
Questa affermazione posso dimostrarla ampiamente, basti pensare come sono stati salvati, da soprusi, gli indigeni sud americani, sia dagli spagnoli sia dai portoghesi.
 
I “riformatori” protestanti sono stati molto più sanguinari dei cattolici.
 
Per quanto riguarda i catari e i valdesi, occorre dire che l’autorità ecclesiastica, ha protetto le popolazioni che praticavano l’autentica dottrina cristiana, servendosi del così detto “braccio secolare” (l’autorità civile), cercando la loro conversione, sia pur con la forza. A quei tempi si usava così, ma noi, oggi, abbiamo condannato questo comportamento. I catari (che come eresia attuale non esiste più) propugnavano una dottrina micidiale, si salvavano solo coloro che accettavano la loro eresia, e hanno creato molta sofferenza tra i cristiani, in particolare in Francia. Ovviamente questo non giustifica certi comportamenti, ma è facile giudicare con il senno di oggi un comportamento di secoli fa! I valdesi si sono rifugiati in una valle piemontese e l’esercito, a qual punto, li ha lasciati stare. Non ha detto Gesù che lo Spirito santo ci avrebbe portato a conoscere la verità tutta intera? Certo, una conoscenza che è avvenuta solo per gradi.
 
Oggi siamo più comprensivi e, pur non seguendoli, accettiamo per misericordia gli errori degli altri, cercando di insegnare loro l’autentica strada. Eppure questo può portare all’eccesso, in altre parole per non dar loro fastidio e non incorrere in atteggiamenti violenti e dunque pericolosi, siamo disposti a tacere sulle verità rivelate. Cosa questa, certamente non voluta da Signore.
 
Un grande teologo è futuro cardinale in pectore, von Balthasar, disse: «il cristiano è una persona che rischia e si espone per promuovere Gesù Cristo», oggi può essere molto rischioso, ma questo occorre fare, sia pur con equilibrio.
 
don Fabrizio
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Responsabile don Fabrizio Maniezzo

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